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Hai sempre desiderato un telescopio e non sai dove cominciare? Vieni con noi!

Hai sempre desiderato un telescopio e non sai dove cominciare? Vieni con noi!

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A volte può capitare di trovarsi sotto una bella volta celeste piena di stelle. Certo, l’inquinamento luminoso sempre piu violento e invadente non facilita il contatto con quanto di piu sorprendente il cielo può offrirci, ma a chi non è mai capitato di provare quell’emozione unica e travolgente nel sentirsi sovrastato da qualcosa di formidabile, irraggiungibile ma terribilmente affascinante come è il cielo?

In questo modo, con uno spirito un po’ galileiano, nasce e vibra quella bizzarra idea che si affaccia nei nostri pensieri “…pensa che bello se avessi un telescopio..”

Purtroppo, il piu delle volte questo “input” si consuma nel momento in cui, rientrando a casa, si chiede a Google di trovarci qualche telescopio per neofiti (considerate che la stringa di ricerca “Acquisto primo telescopio” occupa un’alta vetta nella casistica di ricerca! Quindi siamo in molti ad essere aspiranti astrofili); nonostante le numerorissisime offerte, solo nei casi migliori si arriva all’acquisto del telescopio. E oltre a ciò,  sussitono alcune difficoltà per chi inizia che se non vengono correttamente affrontate relegano l’amato oggetto ad un insieme di latta e vetro pronto a raccogliere polvere nelle cantine.

Lo scopo di questa pagina è di affrontare in maniera semplice alcuni punti che attanagliano tutti coloro che vorrebbero iniziare ma che si scontrano contro alcune difficoltà. Visto che ci stai leggendo, probabilmente anche tu stavi pensando di acquistare un telescopio e per questo motivo affrontiamo il primo dubbio:

Per osservare il cielo è obbligatorio avere un telescopio?

 

No. Si possono ottenere buonissirimi risultati osservativi anche con binocoli Addirittura ci sono alcuni oggetti che osservati attraverso il binocolo sono molto piu belli che osservati al telescopio! Anche se può sembrare anacronistico (considerando la tecnologia che oggi abbiamo a disposizione) è auspicabile imparare i rudimenti dell’astrofilia con questo strumento prima di acquistare un telescopio. Per questo motivo, durante gli eventi osservativi che organizziamo, rilasciamo alcune informazioni di interesse su quanto è possibile osservare a occhio nudo oltre a spiegare come riconoscere le costellazioni piu importanti. Inoltre, abbiamo sempre con noi anche il binocolo che si rileva uno strumento di primaria importanza.

Comprare un telescopio?? Ma siamo matti? Con quel che costa!!

 Questo rappresenta il primo punto sensibile per chi si avvicina all’astrofilia. Anche durante gli star party capita sovente di sentirsi rivolgere domande da affascinati spettatori: “Bellissimo telescopio..ma chissà quando dovrei spendere per averne uno mio..”

Certo, siamo in tempo di crisi e quindi è chiaro che non sempre è possibile ricavarsi degli spazi economici per iniziare. Ma non è “categoricamente” vero che per affacciarsi al mondo dell’astrofilia sia necessario spendere svariate migliaia d’euro. Anzi, già si possono ottenere le prime foto con telescopi di fascia economica, che di certo non fanno miracoli ma se acquistati con scelte oculate permettono di ottenere immagini molto interessanti. Inoltre, non bisogna mai dimenticare che l’astrofilia è una passione che lascia ampi spazi anche all’autocostruzione: per cui se avete il “pallino” dell’Home Made potrete tentare interventi per migliorare ciò che avete a disposizione ed adattarlo alle vostre esigenze.

Vi facciamo un esempio, con questa foto:

La Galassia di Andromeda

La Galassia di Andromeda

Questa foto è stata scattata da un astrofilo neofita dopo tre uscite insieme alla nostra associazione, con un telescopio entry level di 15 centimetri di apertura, 75 centimetri di focale, su una montatura Eq5 modificata “in casa” per renderla idonea alle foto a lunga esposizione. Un telescopio del genere costerebbe nuovo intorno alle 650 euro completo di montatura, ma usato oggi si trova a molto meno, intorno alle 2/300 euro (la metà dell’assicurazione di un’ automobile per fare un paragone..)  e non è un budget impossibile. Siete ancora convinti che servano ingenti capitali per iniziare?  Poi, e su questo siamo chiari, l’occhio col tempo si abitua all’entusiasmo e in certi casi chiede maggior perfezione ad un’immagine. A quel punto si potrà mettere in cantiere l’acquisto di ottiche migliori e di accessori piu performanti. Ma questo rappresenta un passaggio successivo, “quando” e “se” la passione si sarà già affermata tra i vostri hobby preferiti.

Chiaro, ma che telescopio scelgo?

Il mercato offre diverse opportunità di acquisto, sia sul nuovo che sull’usato. Non esiste la “macchina perfetta” o quella “risolutiva”, per questo motivo la scelta del primo telescopio rappresenta per tutti un compromesso che se non gestito bene può risultare limitante. Normalmente si parte sempre cercando di capire le proprie preferenze (se si vuole osservare pianeti o nebulose o ammassi stellari etc). Il consiglio è quello ovviamente di scegliersi il compromesso migliore. Considerate sempre qual è il vostro livello di conoscenza: se non sapete nulla di telescopi, allora meglio cercarsi un prodotto che sia “tuttofare”, mentre se già vi districate tra schemi ottici e montature allora saprete già che cosa è nelle vostre mire. Detto in maniera superficiale ed incompleta per esigenze di scrittura, in generale un telescopio con ottica “newton” rappresenta uno startup propedeutico per chi inizia, in quanto si possono trovare oggetti a basso costo e qualità sufficiente per chi inizia. Una piccola nota: le case produttrici sono solite ormai accoppiare telescopi economici con la tecnologia “goto”, che permette di cercare gli oggetti in maniera automatica via software. Inutile dire che forse questo rappresenta il primo vero limite per sviluppare la passione, in quanto si rischia di osservare oggetti con enorme facilità senza lasciare spazio alla crescita personale e alla conoscenza del cielo. Risultato: osservi una, due, tre volte e poi il tanto amato dispositivo finirà in cantina per noia (a volte l’eccessiva comodità è causa di abbandono…). Inoltre il costo di tale tecnologia va sommata al valore totale del telescopio, quindi a parità di prezzo tra un telescopio “goto” e uno “non goto”, è consigliabile acquistare il secondo garantendosi ottiche migliori e montature migliori. Quindi armarsi di atlanti stellari (ne esistono anche grauiti online), oculari,  cercatore e tanta voglia di scoprire. In questo modo vi conquisterete il cielo!

E’ difficile iniziare a osservare il cielo?

Questo è un altro punto di fondamentale importanza. Per chi inizia, l’aspetto piu difficile è prendere le misure…ad esempio, sapere di quanto ci si deve spostare da una stella all’altra  per trovare un oggetto oppure conoscere cosa è possibile osservare durante una serata in un certo periodo dell’anno. Il punto di base da cui partire è sempre la stella polare, poi da li è opportuno capire come si “muove” la volta celeste. Anche relativamente a questo aspetto, l’Associazione Astrofili Soglianesi VEGA si rende disponibile a fornire consigli a tutti coloro che partecipano ai nostri eventi.  L’aspetto piu divertente è che una volta imparate le costellazioni e la tecnica di osservazione, tutto sarà molto piu semplice.

Che qualità visiva posso aspettarmi dal mio primo telescopio?

 Anche questo è un aspetto che spesso crea dei fraintendimenti. Innanzitutto va detto che la qualità dell’osservazione non è sempre una questione di “prezzo dello strumento”, questo perchè la conformazione fisica dell’occhio non permette di osservare i colori degli oggetti piu lontani, anche acquistando un telescopio da 200 mila euro. Grosso modo le nebulose appaiono con colori che si avvicinano ad un verde/grigio chiaro, mentre le galassie sono sbuffi appena accennati. Nonostante questo, ricordate che state osservando oggetti che si trovano a milioni di anni luce da noi e sono sempre formidabili da osservare. Inoltre grande ed entusiasmante spettacolo lo si ottiene con l’osservazione degli ammassi globulari,  le ombre dei crateri lunari, le lune di giove, gli anelli di saturno, sistemi binari e via andare, di stella in stella.

E se volessi studiare il cielo?

Anche se per chi inizia questo aspetto può rappresentare una certa difficoltà, è possibile studiare il cielo con piccoli telescopi, addirittura è possibile aggiornare i database internazionali con le osservazioni effettuate. Ad esempio, è possibile con strumentazione apposita (una webcam , una reflex o un oculare apposito)  studiare i movimenti delle stelle doppie, le stelle variabili, osservare le comete etc.etc.

Per concludere, l’astrofilia è una passione adatta a tutti e senza ricorrere necessariamente a grossi investimenti. Adatta sia ai bambini che agli adulti, sviluppa il desiderio di conoscenza e avvicina alla Scienza oltre a sensibilizzare tutti noi sul ruolo dell’uomo nel contesto universale, e la nostra associazione è sempre lieta di ospitare neofiti incuriositi e futuri appassionati. Siamo qua per questo.

Vi lasciamo con questo brano, tratto dal Sidereus Nuncius (G.Galilei), il libro in cui annunciò al mondo la scoperta delle lune di Giove (mai osservate fino ad allora e che oggi sono alla portata di tutti noi); questo libro stravolse l’astronomia mondiale. Pronti a vestirvi i panni di Galileo? A presto e cieli sereni a tutti.

Associazione Astrofili Soglianesi VEGA

“Le cose osservate finora intorno alla Luna, alle stelle fisse, alla Galassia esponemmo brevemente. Resta ora quello che ci sembra l’argomento più importante di questo trattato: e cioè rivelare e divulgare le notizie intorno a quattro PIANETI non mai dal principio del mondo fino ad oggi veduti, l’occasione della scoperta e dello studio, le loro posizioni, e le osservazioni condotte in questi due ultimi mesi sui loro mutamenti e giri, invitando tutti gli astronomi a studiare e definire i loro periodi, cosa che fino ad oggi non ci fu dato fare in alcun modo per ristrettezza di tempo. Ma li avvertiamo che, per non porsi vanamente a questo studio, è necessario il telescopio esattissimo del quale parlammo al principio di questo libro. Il giorno sette gennaio, dunque, dell’anno milleseicentodieci, a un’ora di notte, mentre col cannocchiale osservavo gli astri mi si presentò Giove; poiché mi ero preparato uno strumento eccellente, vidi (e ciò prima non mi era accaduto per la debolezza dell’altro strumento) che intorno gli stavano tre stelle piccole ma luminosissime; e quantunque le credessi del numero delle fisse, mi destarono una certa meraviglia, perché apparivano disposte esattamente secondo una linea retta e parallela all’eclittica, e più splendenti delle altre di grandezza uguale alla loro.

[…]

Ma quel che di gran lunga supera ogni meraviglia, e principalmente ci spinse a renderne avvertiti tutti gli astronomi e filosofi, è l’aver scoperto quattro astri erranti, da nessuno, prima di noi, conosciuti né osservati, che, a somiglianza di Venere e Mercurio intorno al Sole, hanno le loro rivoluzioni attorno a un certo astro cospicuo tra i conosciuti, ed ora lo precedono ora lo seguono, non mai allontanandosene oltre determinati limiti. E tutte queste cose furono scoperte e osservate pochi giorni or sono con l’aiuto d’un occhiale che io inventai dopo aver ricevuto l’illuminazione della grazia divina.” (Galileo Galilei – Sidereus Nuncius – 07/01/1610)